Esaminiamo tutti i prodotti a base di amminoacidi qui elencati ed i gestori dei negozi online, sulla base di determinati criteri di valutazione. Abbiamo elaborato un totale di 17 criteri individuali. A nostro avviso, questi criteri consentono al consumatore di avere una visione globale oggettiva, destinata a facilitare la comparazione.
Esaminiamo i prodotti e i servizi forniti dagli offerenti, sulla base di criteri individuali in termini di livello di realizzazione, che corrisponde ad un certo numero di punti assegnati. Ad alcuni fattori, come ad esempio il prezzo, abbiamo attribuito una maggiore importanza rispetto ad altri come, ad esempio, la presenza della funzione di ricerca all’interno del sito. Se un prodotto o un venditore soddisfa un determinato criterio riceve da 1 a 16 punti – in funzione del peso di ciascun criterio. In totale si possono raggiungere al massimo 100 punti.
Alcuni criteri non possono essere applicati a ogni prodotto. Se per es. l’integratore non contiene carnitina, naturalmente la trasparenza sull’origine della materia prima utilizzata non potrà essere valutata.
In alcuni casi non è possibile valutare tutti i criteri con riferimento ad un singolo prodotto. Alcuni produttori per esempio offrono la L-carnitina solo sotto forma di compresse e non in capsule. Altri integratori alimentari del loro assortimento (non necessariamente a base di amminoacidi) però vengono venduti anche in capsule. In un caso di questo tipo valutiamo la trasparenza sull’origine della materia prima (la carnitina) utilizzata e ci facciamo un’idea qualitativa sulla sostanza della capsula usata prevalentemente da quell’offerente. In definitiva, si tratta di individuare parametri uniformi che premettano la comparazione fra prodotti differenti.
Se per una qualsiasi ragione dovessimo aver valutato un prodotto/servizio erroneamente, diamo ad ogni offerente ha la possibilità di fornici le informazioni mancanti nel suo sito web. Provvederemo quanto prima ad una nuova valutazione. Qui trovate il form di contatto.
Per un migliore orientamento abbiamo raggruppato i 17 criteri individuali in 4 categorie principali.
Le 4 categorie principali sono:
Di seguito illustriamo i nostri standard di valutazione per ciascun criterio:
I singoli ingredienti di ogni integratore alimentare vengono acquistati dal produttore come materie prime. Per ogni ingrediente ci sono molti fornitori diversi che offrono materie prime di qualità differenti. Questa differenza qualitativa è particolarmente evidente nel caso dell’amminoacido L-carnitina. La L-carnitina della società svizzera LONZA, per esempio, gode di un’ottima reputazione. Porta il nome “CARNIPURE”, sulla confezione e nei negozi online che offrono questa carnitina trovate sempre il seguente logo:
I produttori di integratori alimentari che abbiamo interpellato (appaltatori), della carnitina Lonza apprezzano soprattutto il fatto che sia particolarmente stabile e pura e quindi particolarmente adatta per integratori alimentari complessi e di qualità estremamente elevata.
Abbiamo assegnato 3 punti ai produttori che forniscono informazioni dettagliate sulla carnitina utilizzata. I fornitori che offrono prodotti con carnitina e non forniscono queste informazioni ricevono 0 punti a causa della mancanza di trasparenza sull’origine della carnitina utilizzata. Alcuni offerenti forniscono queste informazioni per alcuni prodotti e per altri no. Anche in questo caso assegniamo 0 punti. Un offerente serio deve fornire informazioni trasparenti su tutti i prodotti e indicare per tutti i prodotti con carnitina l’origine della materia prima.
Gli offerenti di integratori alimentari sono tenuti per legge a indicare la composizione dei prodotti (gli ingredienti e la loro quantità per dose giornaliera raccomandata). Coloro che non la pubblicano nel sito web o nel negozio online potrebbero avere qualcosa da nascondere. Alcuni sostengono che la composizione è un segreto aziendale che non deve essere pubblicato. Questo è totalmente assurdo! Al più tardi al ricevimento della merce l’acquirente potrà vedere la composizione sulla confezione, sulla quale deve essere apposta obbligatoriamente per legge. Per quale motivo dunque l’offerente non dovrebbe pubblicare la composizione sul suo sito web? Ogni fornitore serio deve comunicare sul suo sito web quali ingredienti contiene il suo prodotto e in quali quantità. A chi soddisfa questo criterio vengono assegnati 5 punti.
Le forme di somministrazione più comuni degli integratori alimentari a base di amminoacidi sono capsule, polvere e compresse. I prodotti in capsule mostrano notevoli differenze qualitative per quanto riguarda l’involucro della capsula. Spesso quest’ultimo contiene gelatina e coloranti. Gli involucri delle capsule privi di gelatina vengono chiamati abitualmente “vegicaps”. Ma attenzione! Le vegicaps non sono automaticamente anche prive di coloranti. Alcuni offerenti nel loro assortimento hanno sia involucri delle casule vegetariani sia quelli che contengono gelatina. Spesso questi offerenti si fanno pubblicità affermando di commercializzare prodotti con capsule prive di gelatina. Ciò non significa però che le capsule di TUTTI i prodotti siano senza gelatina. In questi casi consideriamo l’intero gruppo di prodotti come prodotti a base di gelatina e non esclusivamente il prodotto rappresentato. Facciamo un’eccezione particolare quando l’involucro della capsula di gelatina costituisce una misura nutrizionale. Poiché alla gelatina viene attribuito un effetto positivo sulle articolazioni alcuni offerenti, nei prodotti per le articolazioni, utilizzano premeditatamente involucri che contengono gelatina. In questa categoria, oltre agli involucri delle capsule vegetariani, passiamo in rassegna anche l’utilizzo di coloranti. In generale, non c’è motivo per cui gli integratori alimentari debbano contenere coloranti. Indipendentemente dalla forma in cui vengono somministrati. Nelle compresse e nella polvere normalmente non c’è gelatina. Ci sono però prodotti in questa forma che contengono aromi. Anche per l’utilizzo di aromi esprimiamo una valutazione negativa. I produttori che non utilizzano gelatina, coloranti e aromi artificiali ottengono 5 punti. Per raggiungere questo punteggio bisogna necessariamente soddisfare tutti e tre i criteri. Se non vengono soddisfatti tutti e tre i criteri non viene assegnato alcun punto.
Nel campo della produzione degli integratori alimentari il made in Germany è uno dei valori internazionali più riconosciuti. Le produzioni tedesche sottostanno da sempre a controlli particolarmente rigidi da parte delle istituzioni competenti. In questo settore la localizzazione in Germania è considerata una garanzia. I controlli sono estremamente importanti in quanto si tratta di prodotti che vengono introdotti nel corpo. Se nel sito dell’offerente non troviamo alcuna nota che indica esplicitamente che il prodotto è stato fabbricato in Germania, supponiamo che il prodotto sia stato fabbricato in un altro paese. In questo caso non viene assegnato nessun punto. Se involontariamente ci è sfuggita questa informazione vi preghiamo di comunicarcelo. La valutazione verrà modificata di conseguenza. Per il made in Germany assegniamo 3 punti.
Nella produzione degli integratori alimentari c’è una procedura standardizzata che prevede l’applicazione di alcuni standard di qualità. Questi sono ad es.:
HACCP (Hazard Analysis of the Critical Control Point)
IFS (International Food Standard)
ISO 9001 (International Organization for Standardization)
GMP (Good Manufacturing Practice)
Per il made in Germany, un fattore importante nell’ambito della valutazione della produzione, abbiamo assegnato 3 punti. Se nel sito dell’offerente viene segnalato almeno uno degli standard di qualità sopra citati viene soddisfatto anche questo criterio e si ottengono 3 punti.
Al giorno d’oggi, il paese in cui si trova la sede e la forma giuridica della società mediante la quale il produttore commercializza i prodotti non giocano più un ruolo importante. Dopo la formazione dell’UE, ciascun membro ha la possibilità di intraprendere la sua attività in qualsiasi paese della Comunità. La decisione è dettata solitamente da motivi fiscali. Quindi non può essere un indice di serietà del produttore il fatto che il prodotto sia distribuito da una tedesca GmbH, da una francese S.A.R.L. o da un’italiana s.r.l. Diverso è il discorso per una società Ltd. Solitamente queste società hanno sede in Gran Bretagna con lo scopo di celare alcune informazioni. In effetti, in caso di infrazioni, per i funzionari pubblici e per le autorità garanti della concorrenza è molto più difficile perseguire queste società. Ovviamente sarebbe diffamatorio affermare che tutte le società Limited sono inaffidabili, ma è sicuramente vero che un numero impressionante di pecore nere in questo settore hanno scelto come forma giuridica una società a responsabilità limitata inglese, ossia una Limited. Per questo motivo, al giorno d’oggi, questa forma giuridica aziendale non ha più la buona reputazione che aveva fra gli offerenti seri fino a qualche anno fa. Ai produttori dell’UE assegniamo 3 punti.
È difficile stabilire da quanti anni un offerente è presente sul mercato. In linea di principio, possiamo dire che l’affidabilità di un produttore è proporzionale alla sua longevità sul mercato. Infatti, se un prodotto si è conquistato una fetta di mercato significa che chi lo distribuisce si è comportato correttamente. Per determinare da quando un offerente è effettivamente attivo sul mercato, abbiamo cercato quando la società è stata citata in internet per la prima volta. Chi è sul mercato da più di 5 anni ottiene 5 punti.
Poter pagare con fattura è sicuramente un grande vantaggio per il consumatore. In caso di pagamento con fattura il cliente riceve prima la merce e poi paga l’importo della fattura. Il cliente può così farsi un’idea ben precisa del prodotto. Di norma, gli offerenti che consentono il pagamento con fattura non hanno niente da nascondere. In questi casi il prodotto è sicuramente fedele a quanto riportato nel sito. Non sempre è così. Uno degli offerenti che abbiamo testato per es. ci ha spedito le capsule non in un barattolo ma in una semplice busta di plastica. Questa “particolarità” ovviamente non è segnalata nel sito. La sorpresa nell’aprire il pacco è stata grande. Presso questo offerente chiaramente non si può pagare con fattura. La quantità di clienti che non pagherebbero la fattura sarebbe probabilmente molto elevata. È importante sottolineare ancora una volta che abbiamo effettuato questo test principalmente con riferimento alla Germania. Per il pagamento con fattura abbiamo assegnato 5 punti.
Se il sito web è disponibile in varie lingue è segno che l’offerente è presente nel mercato europeo o addirittura mondiale. Questo è un buon segno. Quando gli offerenti sono attivi solo nel mercato dei paesi di lingua tedesca, spesso si tratta di aziende che non sono nel mercato da molto tempo e i cui prodotti non sono ancora consolidati. Alcuni spariscono dal mercato dopo poco tempo per es. perché non superano i controlli ministeriali. Ai fini della valutazione conta il numero di lingue nelle quali è disponibile il sito. L’Austria, la Svizzera e la Germania vengono considerate come un’unica lingua, così come il Belgio, la Svizzera e la Francia o la Gran Bretagna, gli USA e l’Australia, e così via. Per 2 lingue assegniamo 2 punti, per 3 lingue 4 punti, per 4 lingue 6 punti e per più di 4 lingue 8 punti.
Abbiamo considerato il tempo che intercorre fra il momento dell’ordine e quello della consegna. O per meglio dire dal momento della ricezione del pagamento. A parte poche eccezioni, siamo impressionati positivamente dal risultato. In generale, la consegna è molto rapida. Per la consegna in meno di 3 giorni lavorativi abbiamo assegnato 10 punti, per quella entro 7 giorni lavorativi 5 punti.
Nell’ambito del test abbiamo esercitato il diritto di recesso ed abbiamo conteggiato il tempo che trascorre fra la restituzione della merce e il rimborso della somma pagata. In riferimento a questo aspetto abbiamo riscontrato differenze notevoli. In alcuni casi la gestione dei resi è stata estremamente complicata. Talvolta il rimborso non è mai arrivato. Abbiamo assegnato 10 punti agli offerenti che hanno effettuato il rimborso entro 10 giorni. I giorni sono stati calcolati a partire dalla data di consegna del reso all’offerente. Per la conclusione della pratica entro 30 giorni, abbiamo assegnato 5 punti.
A partire dal 13.06.2014 è entrata in vigore in tutta Europa una nuova normativa in materia di tutela dei consumatori. La nuova legge tende a fornire maggiori garanzie ai consumatori finali - per es. nel diritto di recesso vengono meno i requisiti formali. Non è però il caso del rimborso delle spese postali per l’invio del reso. Con l’introduzione della nuova legge il consumatore, se precedentemente informato, è tenuto a sostenere le spese di restituzione del bene. I gestori dei negozi online possono comunque decidere volontariamente di farsi carico dei costi di restituzione delle merci. Fino al 13.06.2014 erano obbligati a farlo. Siamo del parere che i commercianti, che credono nella qualità dei loro prodotti si aspettino di conseguenza un numero di restituzioni limitato. Per questo motivo e per garantire la comparabilità con le valutazioni effettuate negli anni passati, assegniamo 10 punti ai negozi che rimborsano ai loro clienti le spese postali per l’invio del reso.
Un numero verde è un servizio che permette di effettuare chiamate addebitandone il costo interamente al destinatario. È senza dubbio un buon servizio per il consumatore, che può chiamare gratuitamente. In generale, riteniamo che lo mettano a disposizione solo gli offerenti che non temono troppe lamentele. Se i clienti che si lamentano per la scarsa efficacia del prodotto o per lo stato della spedizione sono numerosi, il servizio di numero verde può diventare un costo molto elevato per l’azienda. Nella maggior parte dei casi, infatti, il telefono è lo strumento più usato per questo tipo di lamentele. A chi mette a disposizione un numero verde assegniamo 6 punti.
Al giorno d’oggi la tutela della privacy è un argomento che interessa un po’ tutti. I consumatori quando ordinano in internet rivelano molti dati privati, senza poter in alcun modo influenzare l’uso che in seguito ne sarà fatto. In alcuni casi i dati vengono venduti alle agenzie di marketing. Il consumatore verrà quindi invaso da email pubblicitarie e da chiamate spesso indesiderate. Per valutare al meglio ogni offerente, abbiamo utilizzato per ogni ordine un indirizzo email diverso, utilizzato solo per questo scopo. Possiamo così verificare se a quel determinato indirizzo vengono inviate email pubblicitarie. Per ogni ordine abbiamo espressamente richiesto di non ricevere la newsletter.
Alcuni venditori non hanno tenuto in considerazione la nostra richiesta e hanno utilizzato l’indirizzo per le loro azioni di direct mail. Questi offerenti non ricevono nessun punto. Ricevono zero punti anche coloro che, a dispetto della legge, spuntano automaticamente la casella con l’opzione “newsletter”. Se non si disattiva la preselezione si finisce nella mailing list della newsletter. Al giorno d’oggi è una pratica commerciale discutibile. Tutti i fornitori che non si sono distinti negativamente ottengono 6 punti.
Consideriamo la funzione di ricerca, nel negozio online o nel sito web, uno strumento pratico e orientato al cliente. La funzione di ricerca viene premiata con 1 punto.
In alcuni siti non si può ordinare se prima non si effettua la registrazione con nome utente e password. Riteniamo che ciò non sia necessario. Gli offerenti che consentono di ordinare anche senza conto cliente ricevono 1 punto.
Di solito i venditori offrono sconti, talvolta significativi, a seconda della quantità ordinata. È dunque difficile stabilire il prezzo da prendere come riferimento per effettuare un calcolo corretto. Abbiamo deciso di valutare il prezzo calcolato in base a quello che, a nostro parere, può essere considerato come il tipo di ordine più frequente. È improbabile che un cliente ordini una quantità che gli basta per un anno. Un ordine per un trattamento di 4 mesi è molto più realistico. Abbiamo poi calcolato per quanti giorni basta ogni prodotto assumendolo in base alla dose giornaliera raccomandata dal produttore. Così siamo arrivati alla determinazione del prezzo per razione giornaliera. Nel calcolo abbiamo tenuto conto anche delle spese di spedizione.
Contrariamente alle aspettative di alcuni visitatori di questo portale, non abbiamo attribuito un coefficiente molto elevato a questo criterio. Il motivo è che il prezzo in sé è difficilmente confrontabile in quanto deve essere valutato in relazione ad altri fattori. La qualità e il valore degli ingredienti di una razione giornaliera variano notevolmente da un prodotto all’altro. Per es., chi utilizza la carnitina della marca CARNIPURE, di regola, paga la materia prima molto di più di coloro che utilizzano carnitina proveniente dalla Cina.
Se il prezzo per razione giornaliera è inferiore a 0,60 €, assegniamo 16 punti, se è inferiore a 1,20 € assegniamo 8 punti, se è inferiore a 1,80 € assegniamo 4 punti e se è inferiore a 2,40 € assegniamo 2 punti.